Music

April 4, 2012

RcSud: hip-hop bolzanino dal sud del mondo

El_Pinta

Sono convinto che se vi chiedessi le prime immagini che vi vengono in mente, se cercate di immaginarvi Bolzano, mi descrivereste una città immaginaria fatta di case di legno, gerani rossi ai davanzali, paffute ragazze dall’incarnato latteo e dalle guance rossissime vestite con buffi abiti tradizionali. E se vi dicessi che a Bolzano esiste una piccola ma interessante scena hip-hop forse mi guardereste con lo sguardo accondiscendente di chi pensa: “Figurati che scena hip hop ci può essere in una città dalle case di legno coi gerani alle finestre e ragazze paffutelle in buffi abiti tradizionali”.

Bene, mi spiace deludervi, ma il marketing turistico ve lo dovete togliere dalla testa. Al netto delle montagne e della consistente popolazione di lingua tedesca, Bolzano è una città alle prese con problemi del tutto simili a quelli di molte altre città. Magari amministrata da politici un po’ più onesti rispetto alla media del paese. Ma su questo non sono disposto a mettere la mano sul fuoco, anzi.

É un sabato pomeriggio qualsiasi quando Dimitri (mio compagno di scorribande su La Rotta per Itaca) e io incontriamo gli RC Sud, una delle più interessanti crew hip-hop cittadine. A farci da anfitrione è MC Bomberman, che a Dimitri gli è pure parente. È lui che ci accompagna al quartier generale degli RC Sud: una saletta persa in quella che un tempo si chiamava zona industriale e adesso, che di industrie ne restano giusto un paio, si chiama zona produttiva. Cosa cazzo produrranno in tutti quegli uffici ancora non lo si è capito.

La saletta si trova proprio sotto a uno strip club. Schiviamo un paio di papponi e una vistosa chiazza di sbocco e scendiamo nelle cantine dell’edificio. Dopo una serie di porte siamo finalmente nella tana dei nostri.

Ci mettiamo comodi ad aspettare che arrivino tutti i membri della banda; mentre qualcuno gira una giolla e qualcun altro ne approfitta per una faida rapida a PES, cominciamo a scambiare due parole. Gli RC Sud nascono circa 5 anni fa e sono composti da Dj Nigo, Funky Ciro, Jack’Er, Ness, Bomberman, Sten aka Strato, Balcotrack, Ganja, Zampa, White Vince e ‘Ntoni u Ciozzo.

Mentre raccontano gli albori e la nascita della crew i ragazzi ci tengono a precisare che gli RC Sud sono più di una band. Noi abbozziamo e gli chiediamo di spiegarci meglio questa cosa. Qualcuno cita i Wu Tang Clan, qualcun altro usa la parola famiglia e quello che capiamo è che i ragazzi vivono questa cosa come una parte integrante della loro vita, un’occasione per stringere un legame comunitario che è allo stesso tempo artistico ed esistenziale: “Gli RC Sud” ci dicono “sono il nostro Mondo Parallelo, che poi è anche il titolo del nostro disco, perché quando siamo insieme in saletta o a suonare in una serata è in un mondo parallelo che entriamo, un mondo in cui la nostra vita di tutti i giorni, il lavoro e tutte le rotture di coglioni quotidiane passano in secondo piano. Questo vuol dire anche che tutti negli RC Sud” continuano “sanno fare qualcosa di particolare e imparano dagli altri a fare qualcosa che non sanno. Perché qui tutti noi facciamo qualcosa per gli RC Sud. Solo così possiamo crescere artisticamente e personalmente.”

Quest’ultima affermazione ci colpisce particolarmente, perché come blogger abbiamo spesso ragionato sulla dimensione collettiva del nostro lavoro e ora ritroviamo principi molto simili nelle parole dei nostri interlocutori. Perciò decidiamo di approfondire l’argomento e ci facciamo spiegare come nasce una canzone degli RC Sud. Il racconto è affascinante e in particolare ci colpisce il modo in cui ci descrivono come il lavoro individuale e quello collettivo si intreccino e si sviluppino. “Nella composizione dei pezzi ognuno è responsabile della sua parte, è il singolo a costruire le rime e a lavorarci, ma la base del lavoro è collettiva. Ci mettiamo insieme e cerchiamo di capire come le basi create da Dj Nigo possono essere utilizzate per costruire la canzone. Ci sono beat che si sposano meglio con uno stile potente e cattivo, dunque anche le liriche della canzone si adattano all’atmosfera. Altre volte il beat è più fluido e allora il cantato deve adattarsi e privilegiare certi aspetti della tecnica piuttosto di altri. Altre volte ancora partiamo dal ritornello, che scriviamo insieme, e intorno a questo costruiamo il pezzo”.

Essenziale, naturalmente, è il lavoro del Dj, ovvero colui che, selezionando, sezionando e ricostruendo singoli suoni è in grado di produrre le basi. Se ci si pensa bene, anche questo è un lavoro in cui le singole unità creano un tutto organico senza però perdere la propria individualità. Sembra proprio questa una delle cifre tipiche del genere o perlomeno di come i ragazzi di RC Sud vivono la loro musica.

Degli RC Sud c’è un’altra cosa che colpisce, spiazza e costituisce un elemento di grande originalità nella loro musica. Tre degli MC (Jack’Er, Ciro e Bomberman) infatti cantano alternando l’italiano al napoletano, al calabrese e al salentino, un altro, Blacotrack, canta in spagnolo ed è originario di Caratgena in Colombia. Può stupire, a prima vista, che una band bolzanina abbia dei cantanti che si esprimono con diversi dialetti del sud Italia, ma se ci si pensa bene la storia della comunità italiana di Bolzano è anche la storia di tante, diverse immigrazioni, e col linguaggio del rap questi ragazzi rappresentano in un certo modo questa storia che li accomuna.

L’ultima cosa di cui parliamo con gli RC Sud è la scena hip-hop bolzanina: “Rispetto a qualche anno fa ci sono molti più ragazzi che provano a fare hip-hop. Oggi come oggi fare questa musica è diventato piuttosto semplice ed economico. Bastano un computer, un microfono e la voglia di mettersi in discussione. Purtroppo a Bolzano l’hip-hop è spesso stato legato alle mode, e se si escludono alcuni nomi che hanno tenuto botta negli anni più difficili, una vera e propria scena che si sia sviluppata negli anni di fatto non c’è. Per questo ogni tanto ci incazziamo quando vediamo che alle serate i gruppi invece che supportarsi e spingersi a vicenda spesso si fanno i cazzi loro. Così insieme ai Nido Sound stiamo organizzando per la fine di aprile una serata al Pippo Stage, in cui divideremo il palco con alcune realtà della scena locale. Speriamo che sarà un’occasione per conoscere altre realtà, stringere contatti e iniziare a cambiare le cose”.

A questo punto Dj Nigo ha cominciato a stendere degli invitanti tappeti sonori, sono spuntati fuori i microfoni e i ragazzi hanno cominciato una serie di giri di freestyle. Noi siamo rimasti ad ascoltare e non abbiamo potuto fare a meno di constatare che gli RC Sud spaccano il culo…

 

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