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March 17, 2012

Da Chiusa al convento di Sabiona e a Pradel

Franz

A sud dell’ampia conca di Bressanone, le pendici montuose dapprima si avvicinano per poi riaprirsi d’improvviso. Ecco allora apparire la rupe con l’imponente convento di Sabiona, posto a strapiombo sul compatto nucleo storico di Chiusa e su castel Branzoll. Pittoreschi masi fanno capolino oltre i ripidi vigneti terrazzati e guardano sul fondovalle da dove comincia la nostra ascensione.

Prima visitiamo il centro storico di Chiusa, partendo dalla porta settentrionale. Nella parrocchiale di Sant’Andrea (1498) possiamo ammirare diverse opere recuperate dalle chiese pericolanti dei dintorni. Doverosa è anche la sosta al Museo civico ospitato nell’ex convento dei Cappuccini. Qui è conservato il Tesoro di Loreto, la più importante collezione d’arte a livello locale, il cui nucleo è composto dagli oggetti che la regina Maria Anna di Spagna donò al suo confessore Gabriel Pontifeser, originario di Chiusa. Dall’estremità sud del centro storico, attacchiamo quindi la gradinata (segnavia 1) che punta a Sabiona passando per castel Branzoll o Torre del Capitano. Attraverso i vigneti raggiungiamo la cinta merlata del monastero, oltre la quale troviamo la chiesa della Madonna (1668), edificio barocco a corpo ottagonale con pregevoli arredi interni. La via procede in alto sopra la gola del torrente Tina, e dopo due gallerie scavate nella roccia approda al monastero con la chiesa conventuale barocca. Nel punto più alto della rocca si erge la chiesa medievale della Santa Croce (1270), con pitture eseguite nel 1679: le finte architetture, ispirate alle regole del theatrum sacrum, conferiscono un carattere profano all’antico edificio di culto. Il convento delle Benedettine, edificato negli anni 1681-1686 in coda alle alterne vicende che interessarono la rocca, non è visitabile. Continuiamo dunque a salire fino al borgo di Pradel dove ci attende per uno spuntino il Gasthof Huber. Per il sentiero panoramico torniamo infine a Chiusa digradando dal lato orientale della rupe.

Informazioni pratiche
L’ascesa al convento di Sabiona è ripida ma breve e senza difficoltà, al pari della prosecuzione fino a Pradel. Tempo medio di percorrenza: 1,5 ore ca.; dislivello: 230 m.
Parcheggiare: alla periferia nord o sud del centro storico di Chiusa.

Punti di ristoro
Il piccolo ristorante Jasmin, ospitato all’interno dell’Hotel Bischofhof, propone una cucina creativa e raffinata a cura di Martin Obermarzoner. I menu di degustazione – rassegna di squisite e sorprendenti specialità – sono riservati ai pochi tavoli tenuti separati dalla rustica sala da pranzo principale. Chiusa, Gries 4, chiuso il mar, tel. 0472 847448, www.bischofhof.it
Chi da Sabiona continua a salire fino a Pradel sarà ricompensato da una sosta al Gasthof Huber, accogliente locanda rurale con cucina legata al territorio e vini di propria produzione, da gustare preferibilmente ai semplici tavoli posti nel giardino affacciato sulla valle. Chiusa, Pradel 50, chiuso il lun, tel. 0472 855479

Tratto dal libro
Andreas Gottlieb Hempel
Culturonda Alto Adige – Südtirol
Itinerari tra storia, cultura e tradizione
Folio Editore (Vienna/Bolzano)
ISBN 978-88-86857-98-7
Disponibile in libreria!

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