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February 10, 2012

The rusty lady

Andrea Beggio

VOTO 6

The iron Lady è una biografia rivissuta attraverso gli ormai annebbiati ricordi della ormai anziana protagonista, Margaret Thatcher.
Le frequenti allucinazioni relative al marito ormai scomparso, fanno pensare ad una grave malattia neurologica dando a questo odioso personaggio una dimensione umana, confermando allo stesso tempo una presunta forza e determinazione che, almeno in campo politico, l’avrebbero caratterizzata.
Il lavoro di Phyllida Lloyd e Abi Morgan sembra voler sdoganare questo discusso personaggio politico, giustificando le infauste scelte politiche partendo dalla sua difficile posizione di leader donna in un mondo per soli uomini. Fra l’operaismo trasudante dai laburisti e lo snobismo espresso dai conservatori, la nostra Margaret (Meryl Streep), ricordando i comizi dell’umile padre, opta per i conservatori e, nonostante le oggettive difficoltà, si fa strada a “pugni e calci” raggiungendo infine una posizione al vertice del partito.
Se nel mondo politico, nel quale fra guerre, scelte impopolari e momenti altalenanti, la Thatcher si guadagna fra le altre cose, l’odio della classe operaia britannica, raggiunge però il proprio riscatto nella sfera privata, nella quale pur se debole e anziana, dimostrerà una grande forza.

A livello narrativo, trattandosi di una biografia, oltre che un film, trovo questo maldestro salvataggio parecchio fuori luogo e l’errore principale sta nel non aver approfondito i disastri che la Thatcher ha deliberatamente causato agli inglesi.

Sembra paradossale ma parla più e meglio della politica thatcheriana il film (seguito da due mini serie tv) “this is England“.

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