10 buone ragioni per vivere in Alto Adige #12

10 buone ragioni per cui anche la settimana scorsa (23 – 29 gennaio 2012) è valsa la pena vivere in Alto Adige:

1. Perché ad Artefiera, l’importante kermesse d’arte di Bologna, tanti i galleristi e gli artisti locali presenti (Antonella Cattani e Galleria Goethe di Bolzano, Paolo Maria Deanesi di Rovereto, Arte Boccanera e Studio d’Arte Raffaelli di Trento. E poi Aron Demetz, Robert Pan, Laurina Paperina, Valentina Miorandi e tanti altri artisti), che hanno decisamente fatto fare bella figura all’arte regionale. Io in particolare ho una predilezione per Aron Demetz[1], secondo me la sua scultura, la più bella opera in mostra di tutta la fiera.

2. Perché sempre ad Artefiera, l’artista, Nebojša Despotović, presentato dalla Galleria trentina Arte Boccanera[2] della brava Giorgia Lucchi Boccanera, ha vinto il prestigioso premio Gruppo Euromobil Under 30, dedicato alle giovanissime promesse nell’arte. Segno che in regione, di arte decisamente ne capiamo!

3. Perché in occasione della settimana della Memoria, anche in Trentino Alto Adige si è fatto molto per ricordare. Dalla partenza del Treno della Memoria verso i luoghi dell’orrore, allo spettacolo “Processo alla banalità del male” (con Andrea Castelli) a Trento; dalla presentazione dell’audiolibro sul bolzanino deportato a Mauthausen Aldo Pantozzi allo spettacolo di Marta Cuscunà “È bello vivere liberi” al Teatro Cristallo.

4. Perché anche se non c’ero (ero a Bologna a seguire l’arte), a Bolzano è arrivato il vulcano tutto al femminile delle Chicks on Speed[3]. Passo dopo passo, il panorama musicale da queste parti si fa sempre più vivo e attivo. Continuate così, voi che ci proponete sempre ottimi concerti!

5. Perché la pattinatrice gardenese Caroline Kostner, ha vinto, con la sua tutina grigia e luccicante, il 4° oro europeo, riempiendo di orgoglio tutti i conterranei e non solo. Io poi che amo il pattinaggio (anche se non si direbbe, vista la mia scarsa propensione per sport, ghiaccio e affini) sono particolarmente felice.

6. Perché, i siculi, una delle minoranze etniche di lingua ungherese più consistenti della Romania ha mandato all’Eurac, presso l’Istituto sui Diritti delle Minoranze[4], una delegazione: puntano infatti a costituire una regione autonoma sul modello dell’Alto Adige. Alla fin fine, con i suoi pregi e difetti, il nostro è un modello da imitare.

7. Perché in Val Venosta e in Val Pusteria è attivo il servizio Nightliner[5], che con bus notturni, permette a tanti giovani di andare a divertirsi e tornare poi a casa tutti interi, senza mettersi pericolosamente sulle strade.

8. Perché dopo lunga attesa è andata in scena alla Fondazione Teatro Comunale l’opera Salome[6]. Una produzione internazionale, visti i bravi cantanti, ma con impronta locale, vista la direzione di Manfred Schweigkofler. Anche all’opera, l’Alto Adige è “glocale”!

9. Perché (e ahimè, me la sono persa. Vedete quanta “roba” c’è in Alto Adige??) la scorsa è stata un’altra settimana all’insegna del buon teatro (in regione): a Bolzano “Giorni rubati” per la bella rassegna “Arte della diversità”; a Rovereto “Gomorra” di Roberto Saviano; a Trento la Societas Raffaello Sanzio. Ce n’era per tutti, davvero!

10. Perché anche in Alto Adige si avvistano gli Ufo[7].