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December 19, 2011

10 buone ragioni per vivere in Alto Adige #06

Anna Quinz

Le dieci ragioni per cui anche la settimana scorsa (12 – 18 dicembre 2011) è valsa la pena di vivere in Alto Adige:

1. Perché sono stata a Dro, e ho visitato per un pomeriggio quel posto straordinario fatto e “vissuto” da persone straordinarie che è la Centrale Fies[1]. Dirò di più, più avanti, per ora, da segnalare il fatto che in regione si “nasconde” una delle punte di diamante del teatro nazionale e internazionale. Se non ne siete già orgogliosi da tempo come me, siatelo.

2. Perché al Waltherhaus Antonio Viganò, Julie Anne Stanzak, Manuela Falser e Mattia Peretto della Lebenshilfe[2], hanno regalato al pubblico uno dei più emozionanti spettacoli di teatro danza visti da queste parti negli ultimi anni[3]. Commovente e profondo, denso e sensibile, puro e coinvolgente.

3. Perché, a seguito di un articolo apparso sull’Alto Adige, è comparsa una pagina fb che si chiama “Riaprire il Mirò”[4]. Lo storico locale in piazza Domenicani, ora in vendita, viene proposto come il famoso luogo per la musica di cui Bolzano avrebbe bisogno[5]. L’idea è ottima, speriamo abbia il seguito che merita.

4. Perché un giovane artista di talento, Alessandro Del Pero, ha aperto al pubblico il suo atelier sotto i Portici, invitando l’amico Marco Stagni a suonare brani inediti[6] (ispirati ai suoi quadri) con il suo contrabbasso. L’unione delle due menti artistiche e creative, ha dato vita a un happening prenatalizio davvero piacevole.

5. Perché a Roma, al bellissimo Maxxi, nella bellissima mostra Re-Cycle, dedicata al riciclo in architettura, ho trovato il progetto delle Gallerie Piedicastello (TN)[7], due tunnel stradali in disuso
ora dedicati alla storia del Trentino e delle sue comunità. Un altro suggestivo e incredibile luogo per l’arte e la cultura, sul nostro territorio.

6. Perché sulle piste è arrivata un po’ di neve, non molta, ma quel tanto che può bastare agli sciatori impazienti (non è, onestamente, il mio caso).

7. Perché sempre a Roma, nel delirio di macchine, bus e traffico di varia natura, mi sono ricordata di quanto è rilassante e piacevole muoversi a piedi nella piccola compatta Bolzano.

8. Perché per qualche giorno a Bolzano è sbarcato Doco[8], dono compro coopero. Una bella iniziativa per gli amanti dell’”usato”, ma anche per tutti coloro che volevano trovare una bella (e buona) idea per i regali di Natale.

9. Perché al mercato di Corso Libertà della domenica d’oro, mio padre ha incrociato Hannes Egger[9] che gli ha regalato una shopping bag di stoffa da mettere in testa e farsi una foto. Una performance pensata per reinventare il concetto di “mercato”, che ha divertito e coinvolto anche mio padre, talvolta scettico verso l’arte contemporanea, che però, anche qui, riesce per vie traverse ad arrivare alle persone.

10. Perché un ristoratore cinese ha sponsorizzato una squadra sportiva locale. Segno dei tempi, segno di nuove vie per integrazioni, scambi culturali e mix possibili.

 


[1] Centrale Fies è una ex centrale idroelettrica trasformata in “ambiente per la produzione di performing art”. Scopri di più su http://www.centralefies.it

[2] Sostieni le attività di http://www.lebenshilfe.it/

[3] Minotauro, uno spettacolo di Antonio Viganò e Julie Anne Stanzak, visto a Bolzano il 13 dicembre: /2011/12/13/stasera-il-toccante-minotauro-di-vigano-e-stanzak-altro-da-chi/

[5] Rileggi l’articolo sulla questione “nuovo Kubo” /2011/11/24/la-musica-si-fa-in-44-per-un-nuovo-kubo-a-bolzano/

[6] Guarda l’intervista a Marco Stagni e Alessandro Del Pero /2011/12/12/music-as-painting-un-incontro-con-marco-stagni-e-alessandro-del-pero/

[8] Leggi su Franz l’intervista a Irene Visentini, ideatrice di doco /2011/12/12/2661/

[9] Partecipa all’azione “Market performance”, cerca la tua borsa, mettila in testa, fatti una foto e inviala a hannes@werkart.eu.

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There are 2 comments for this article.
  • Roberta Azzalini · 

    Ciao Anna,
    leggo volentieri i tuoi (vostri) articoli e percepisco un desiderio forte di uscire dalla mediocrità attuale, troppa. Le cose si sono evolute anche per me, e devo dire che mi sento di aggiungere un punto alla tua lista dei 10, 11: Perchè in Alto Adige c’è Merano. La città di Sissi.”
    In continua evoluzione, specialmente grazie a Giovani imprenditori e imprenditrici che cercano di uscire dalla noia e hanno voglia di esprimersi e rischiare. A tal proposito ti segnalo il primo Showroom & Wolkshop di pasta polimerica (fimo) e artigianato, Robijoux, a Merano (facebook: http://www.facebook.com/groups/293116647389318/), e un atelier in prossima apertura a febbraio 2012 a Merano Maia Alta (esposizione e vendita) tutto da scoprire … suspance! Good Luck Donna!
    Roby